Ho fatto la colonscopia 5 anni fa, posso stare tranquilla?

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Colonscopia negativa, quando occorre ripeterla?

Una colonscopia negativa, ovvero in cui non sono stati rilevati polipi o anomalie, è una buona notizia. Tuttavia, la medicina consiglia controlli periodici. Normalmente, in assenza di fattori di rischio particolari, una colonscopia negativa potrebbe non dover essere ripetuta per  altri 10 anni. Ma è sempre essenziale consultare il proprio medico per definire la cadenza dei controlli.

Ogni quanto ripetere la colonscopia positiva?

La decisione sulla frequenza con cui ripetere una colonscopia dopo un esito positivo è una questione cruciale per la gestione ottimale dei pazienti.

  • Tipologia di polipi individuati: Non tutti i polipi sono uguali. La presenza di adenomi tubulari di piccole dimensioni potrebbe richiedere un controllo in un lasso di tempo più lungo rispetto alla scoperta di adenomi villosi o con displasia di alto grado.
  • Numero di polipi trovati: Generalmente, maggiore è il numero di polipi rimosso durante la procedura, minore sarà il tempo consigliato per il controllo successivo.
  • Dimensione dei polipi: Polipi di dimensioni superiori ai 10 mm solitamente necessitano di un controllo più frequente.

Ho fatto la colonscopia 5 anni fa: posso stare tranquilla?

Affrontare una colonscopia è un passo significativo nella prevenzione e nella diagnosi precoce dei tumori del colon-retto e di altre patologie gastroenterologiche. Se ti sei sottoposto a una colonscopia cinque anni fa, potresti chiederti se sia il momento di ripeterla o se tu possa sentirsi al sicuro per ora. Ecco alcune considerazioni:

Risultati della precedente colonscopia: L’esito del tuo precedente esame gioca un ruolo cruciale. Se la tua colonscopia non ha rilevato la presenza di polipi o altre anomalie, generalmente sei considerato a basso rischio. Tuttavia, se sono stati rimossi polipi, in particolare quelli di una certa dimensione o con caratteristiche precancerose, potrebbe essere necessario sottoporsi a controlli più frequenti.

Storia familiare: Se hai una storia familiare di tumori del colon-retto o di polipi, potresti dover eseguire la colonscopia prima rispetto alla raccomandazione standard. La presenza di queste patologie in parenti di primo grado (come genitori, fratelli o figli) può aumentare il tuo rischio.

Sintomi attuali: Anche in assenza di sintomi, le linee guida generali raccomandano una colonscopia di screening ogni 10 anni per gli individui a basso rischio a partire dai 50 anni. Tuttavia, se inizi a manifestare sintomi come sanguinamento rettale, cambiamenti nella consistenza delle feci, dolore addominale persistente o inspiegabile perdita di peso, dovresti consultare il tuo medico al più presto.

Fattori di rischio: Oltre alla storia familiare, ci sono altri fattori che possono aumentare il rischio, come malattie infiammatorie intestinali, una dieta povera di fibre e ricca di grassi, l’uso di tabacco, la sedentarietà e certi tipi di terapie o radioterapie.

Raccomandazioni del medico: Al termine della tua colonscopia, il medico avrebbe dovuto fornirti indicazioni su quando eseguire il prossimo controllo. Se non ricordi le sue raccomandazioni, sarebbe una buona idea contattarlo per una consulenza.

Non sono riuscita a fare la colonscopia

Affrontare una colonscopia può essere una sfida per molti. Ci sono diverse ragioni per cui potresti non essere riuscita a completare l’esame.

Disagio o dolore: Nonostante la sedazione, alcune persone possono sperimentare un livello di disagio o dolore che rende difficile completare la procedura.

Preparazione inadeguata: Una pulizia intestinale non accurata può rendere impossibile procedere con l’esame.

Anomalie anatomiche: Alcune persone potrebbero avere una conformazione intestinale particolare che complica il passaggio del colonscopio.

Ansia o paura: L’ansia può giocare un ruolo significativo nell’esperienza. Parlarne con il proprio medico può aiutare a trovare soluzioni o alternative.

Non voglio fare la colonscopia, ho paura

La paura della colonscopia è comprensibile. Tuttavia, è essenziale affrontare queste paure, poiché l’esame ha un ruolo cruciale nella prevenzione dei tumori del colon-retto.

Miti e realtà: Molte persone temono l’esame a causa di miti o informazioni errate. Ad esempio, molti credono che l’esame sia estremamente doloroso, mentre in realtà la sedazione rende la procedura tollerabile per la maggior parte dei pazienti.

Sedazione: L’uso di sedativi può aiutare a rendere la procedura più confortevole, riducendo l’ansia e il disagio.

Supporto psicologico: Se la paura è troppo intensa, potrebbe essere utile parlare con un professionista per affrontare l’ansia legata all’esame.

Alternative: Esistono metodi alternativi, come la colonscopia virtuale o il test del sangue occulto fecale, che possono essere considerati in casi specifici, anche se la colonscopia rimane lo standard di riferimento per la diagnosi diretta e la rimozione di polipi.

Colonscopia opinioni: Leggi le opinioni dei pazienti

Giulia, 48 anni: “Ero molto nervosa prima della mia prima colonscopia. Tuttavia, il personale è stato gentilissimo e mi ha messo a mio agio. Durante la procedura, ho sentito solo un lieve fastidio, ma tutto è andato bene.”

Roberto, 56 anni: “Mi sono sottoposto alla colonscopia due volte. La prima volta ero preoccupato, ma la seconda sapevo cosa aspettarmi e sono stato più rilassato. Considero l’esame essenziale per la mia salute.”

La colonscopia va fatta ogni 2 o 3 anni?

La frequenza con cui sottoporsi alla colonscopia dipende da vari fattori, come la storia clinica personale, l’esito degli esami precedenti e la presenza di fattori di rischio. Mentre alcune persone potrebbero aver bisogno di controlli ogni 2-3 anni, altre potrebbero attendere fino a 10 anni tra gli esami. Consultare il proprio medico è essenziale per avere una valutazione precisa.

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